Vicenza 19 gennaio 2024 In modo surrettizio – si parla di ben 6 regolamenti –, nel silenzio dei media e nella apatia dei cittadini italiani ormai rassegnati alle imposizioni di Bruxelles, a partire dal 2021 la Commissione europea ha intrapreso l’iter per l’immissione sul mercato di 4 tipi di insetti congelati, essiccati e in polvere (uno anche in pasta), in predicato di diventare ingredienti di prodotti destinati al consumo umano.
Il 6 aprile 2023 il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Ministro delle imprese e del made in Italy e il Ministro della Salute si sono limitati a prendere atto che, in base a precedenti cessioni di sovranità, l’Italia doveva obbedire all’ordine, anche se le misure in questione avrebbero danneggiato le produzioni alimentari italiane di qualità. Così è stato emanato un decreto che ammette la diffusione in commercio di insetti e larve, fatte salve alcune blande prescrizioni relative alla loro vendita in comparti separati, nonché alla formulazione delle etichette con l’elenco degli ingredienti. Ci saremmo aspettati molto di più, come hanno provveduto a fare altri paesi dell’Unione Europea abituati a tutelare i propri interessi.
Il decreto è rimasto fermo per quasi otto mesi, fino a essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre scorso (GU n. 302 del 29.12.2023), mentre gli italiani erano in vacanza e pensavano al veglione. A partire dal nuovo anno, quindi, 2024 potremo trovare insetti anche negli alimenti venduti in Italia.
L’introduzione di insetti nella dieta mediterranea appare una forzatura imposta per motivi ideologici, suscettibile di comportare danni alla salute con reazioni allergiche o altri effetti patologici a carico di una popolazione che da millenni non ha mai utilizzato insetti per la sua alimentazione e non ha sviluppato gli anticorpi necessari alla loro assimilazione.
D’ora in poi, dunque, dovremo leggere con attenzione le etichette dei prodotti che troviamo al supermercato. Più problematico sarà invece conoscere gli ingredienti dei piatti consumati al ristorante, in pizzeria e negli snack-bar, come pure quelli dei prodotti da forno venduti sfusi in panifici e gastronomie.
Pertanto invitiamo i ristoratori e i gestori degli esercizi commerciali alimentari ad esporre all’esterno del locale l’informazione espressa che NON SI UTILIZZANO E NON SI VENDONO PRODOTTI A BASE DI INSETTI. Per parte nostra, solleciteremo amici e simpatizzanti, con tutti i mezzi a disposizione, a scegliere i locali disposti a fare propria questa battaglia di civiltà e a boicottare chi venderà prodotti a base di insetti.
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