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CONTIAMOCI! DENUNCIA GRAVE CARENZA DI FARMACI

I Farmacisti dell’Associazione ContiamoCi! esprimono profonda preoccupazione per la grave e perdurante carenza di farmaci salvavita e medicinali per la cura di patologie croniche; la situazione sta mettendo a rischio la vita di tutti i pazienti che dipendono da tali trattamenti per sopravvivere e mantenere una qualità di vita accettabile.

Il fenomeno dei “farmaci mancanti” non è una novità. Nel corso degli anni, infatti, si sono più volte verificati improvvisi e imprevedibili casi di farmaci carenti o contingentati, dai più comuni a quelli più rari. Tali mancanze, tuttavia, determinate dalle cause più diverse, erano quasi sempre giustificate e di durata limitata nel tempo. Il farmacista era in grado di fornire ai pazienti corrette informazioni a riguardo e, nella maggior parte dei casi, poteva offrire un’alternativa che sopperisse alla mancanza.

AIFA definisce mancante “un medicinale temporaneamente non reperibile sul territorio nazionale in quanto il titolare AIC (il responsabile legale dell'autorizzazione e della commercializzazione del medicinale) non può assicurarne una fornitura continua, rispetto al bisogno terapeutico del paziente”.

La stessa AIFA, tuttavia, ci rassicura affermando che “non tutte le carenze di medicinali rappresentano un problema concreto per il cittadino. In molti casi, infatti, è possibile ovviare alla mancanza ricorrendo a un medicinale equivalente; in altri è possibile richiedere al medico la prescrizione di un farmaco alternativo; in assenza di equivalente o alternativa terapeutica, gli ospedali e/o le aziende sanitarie possono richiedere di importare il farmaco mancante dal mercato estero” [Farmaci carenti| Agenzia Italiana del Farmaco (aifa.gov.it)].

La realtà, purtroppo, è ben diversa.

Negli ultimi due anni non è stato possibile gestire la mancanza di farmaci in modo semplice come vorrebbe AIFA: i farmacisti non sanno come motivare al paziente la carenza, se non ripetendo pedissequamente quanto riportato nel rapporto AIFA, i pazienti si trovano senza terapia per patologie molto gravi e invalidanti ed i medici non hanno alternative da prescrivere.

Le cause che determinano una carenza possono essere diverse:

- cessata produzione (temporanea o definitiva);

- irreperibilità del principio attivo;

- problematiche legate alla produzione (ad es. per forniture del p.a. discontinue);

- provvedimenti di carattere regolatorio;

- elevata richiesta;

- emergenze sanitarie.

Sono anni che i farmacisti europei denunciano, inascoltati, la mancanza di famaci. All’inizio del 2024 la situazione è drasticamente peggiorata, facendo allarmare anche l’OMS che ha rilevato che, in due anni e mezzo, la carenza dei farmaci è raddoppiata. 

Il 30 gennaio 2024 la PGEU (European Community Pharmacist) ha rilasciato il secondo comunicato stampa nel giro di pochi mesi dal titolo: “Chronic medicine shortages still lack effective solutions” nel quale, Aris Prins (presidente di PGEU) dichiara: 

"Nonostante i farmacisti abbiano continuato a fare del loro meglio per trovare soluzioni, la carenza lascia ancora molti pazienti senza il trattamento prescritto. Questa situazione provoca frustrazione e disagi ai pazienti ed erode la loro fiducia nei farmacisti e nel sistema sanitario. 

Causano anche stress al personale della farmacia e impongono un ulteriore onere amministrativo al lavoro quotidiano delle farmacie".

Di diverso avviso appare Farmindustria che, pur di fronte all’evidenza, non ravvede alcuna criticità, ritenendo la situazione italiana ancora sotto controllo. Il presidente Marcello Cattani, infatti, afferma: “voglio tranquillizzare: non siamo in una situazione di allarme. Ci sono situazioni puntiformi che possono riguardare singoli prodotti, ma non c'è un problema di carenze di farmaci in Italia” (Dagli antibiotici ai cardiovascolari: la carenza di farmaci peggiora in tutta Europa - Il Sole 24 ORE).

Per comprendere la gravità della situazione bisogna specificare quali farmaci sono mancanti. AIFA aggiorna costantemente l’elenco (reperibile dal sito www.aifa.gov.it) e, alla data del 02.02.2024, il totale ammonta a 3482 farmaci. Tra di essi ve ne sono 300 che non hanno un equivalente o un’alternativa; di questi, una trentina rappresentano una reale criticità in quanto consistono in farmaci antitumorali, antidiabetici, antipertensivi, antinfiammatori e analgesici, antivirali, antibiotici (anche pediatrici e IM), mucolitici, antiepilettici, neurolettici e ansiolitici, PPI, farmaci per dolore posterpetico che agiscono a livello neuropatico, enzimi pancreatici.

Le conseguenze di questa grave situazione ricadono in primis sul malato che si trova senza adeguata terapia. Chi rischia di rimanere senza cura si vede spesso costretto a rivolgersi a canali alternativi, solitamente illegali o non autorizzati, come la vendita di farmaci online, mettendo in serio pericolo la propria vita.

In questa emergenza, i farmacisti potrebbero svolgere un ruolo fondamentale per risolvere le criticità attuali, come già avviene in altri paesi europei. 

In Italia, infatti, se il farmacista fosse abilitato, potrebbe fornire al paziente una preparazione galenica, da lui stesso eseguita, in sostituzione del farmaco mancante.

I Farmacisti dell’Associazione ContiamoCi! chiedono al Parlamento che sia loro concessa maggiore libertà di azione per sfruttare le proprie competenze professionali per assistere i pazienti, soprattutto in situazioni di emergenza, come quella attuale. 

Sollecitano, inoltre, il ministro della Salute, prof. Orazio Schillaci, affinché istituisca senza indugio un monitoraggio costante delle principali carenze e promuova un’indagine volta ad indagare con determinazione le motivazioni della mancanza di farmaci. 

Se negli ultimi due anni si è alzata la domanda di alcuni farmaci, significa che la patologia che questi devono curare è aumentata notevolmente. 

Quali possono essere le cause di questo improvviso incremento? 

Qual è la tipologia di pazienti che ne necessitano? 

Le istituzioni sanitarie non possono fermarsi alla semplice dichiarazione di carenza, ma è necessario che si adoperino per individuare le cause. Occorre agire a monte del problema se si vuole puntare sulla SALUTE e sulla PREVENZIONE e non, come ormai sembra essere la consuetudine, alla sola CURA del malato. 

Questa difficile situazione è ulteriormente aggravata dalla strutturale difficoltà del Servizio Sanitario Nazionale ad erogare prestazioni sanitarie essenziali, quali visite specialistiche ed esami strumentali.

I farmacisti che svolgono prenotazioni CUP cercano di aiutare i cittadini ma si scontrano ogni giorno con mancanza di disponibilità e lunghissime liste di attesa, anche in condizioni di urgenza.

Il cittadino, privato di un luogo pubblico in cui curarsi ed estenuato da tempi di attesa che vanificano ogni efficacia terapeutica, è costretto a ricorrere a visite mediche in regime di libera professione. 

La perniciosa combinazione di queste due realtà è lo specchio di un Servizio Sanitario assente ed incapace di far fronte alle esigenze della popolazione, lasciata senza la possibilità di ricevere assistenza sanitaria mediante diagnosi e adeguate terapie farmacologiche.

ContiamoCi! chiede al Governo ed alle Istituzioni di affrontare con urgenza e determinazione il problema della mancanza di farmaci e della disponibilità di visite mediche ed esami strumentali, approntando tutte le misure necessarie per garantire al cittadino il diritto alla SALUTE e si rende disponibile per un tavolo di confronto su questi temi.


La Consulta Farmacisti di ContiamoCi!

Il Consiglio Direttivo di ContiamoCi!


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